Anticamente il vino veniva conservato in diversi recipienti: vasi di ceramica, anfore di terracotta e otri di pelle e cuoio.
La svolta si ebbe all’inizio del XVIII secolo in Francia, dove si incominciò a produrre le prime bottiglie di vetro soffiato, dalle quali hanno poi avuto origine le diverse tipologie oggi in uso.
Quando si pensa al vino non si può fare a meno di pensare alla tipica forma della bottiglia che lo contiene ma è più giusto parlare al plurale in quanto ne esistono di diversi tipi.
Le bottiglie si differenziano per: caratteristiche tecniche e funzionali, legami storici, ragioni economiche, praticità d’uso e di trasporto e per il gusto estetico.
La bottiglia, per limitare al minimo i danni provocati dai raggi del sole, si presenta di vetro scuro (marrone, ambra, verde o nera); per vini da consumarsi giovani invece può essere utilizzata trasparente, al fine di risaltare al meglio le sfumature e i riflessi del prodotto.
Essa assume un ruolo fondamentale soprattutto in quei vini che richiedono un lungo affinamento, garantendo lo sviluppo dei colori, dei profumi e dei sapori del vino.
Conoscere i vari tipi di bottiglia:
-Bordolese: originaria della zona di Bordeaux, è la bottiglia più diffusa in commercio. È solitamente scura per i vini rossi mentre generalmente trasparente o verde chiaro per quelli bianchi.
-Bordolese a spalla alta: derivante dalla precedente, questa forma dona un’eleganza maggiore e quindi viene usata per particolari e raffinati vini rossi.
-Champagnotta: indicata per spumanti metodo classico o Champagne, il vetro di questa bottiglia rispetto alle precedenti, ha uno spessore maggiore in quanto deve resistere alla pressione esercitata dal vino.
-Champagne Cuvée: di derivazione dalla precedente, essa presenta una base più allargata e un collo più lungo.
-Renana o Alsaziana: ideale per la conservazione di vini bianchi, questa bottiglia si presenta con una forma maggiormente allungata e affusolata.
-Marsalese: come ricorda il nome, questa è la bottiglia utilizzata per la conservazione del Marsala. Caratterizzata dal vetro marrone scuro o nero.
-Albeisa: è usata generalmente per la conservazione di vini rossi, è scura per permettere un migliore affinamento del prodotto.
-Bocksbeutel o Pulcianella: ha forma panciuta e di colore verde, usata per la conservazione di vini rossi.
-Porto: usata generalmente per vini liquorosi iberici come il Porto o lo Sherry, essa si presenta spesso con diverse tonalità di verde o marrone.
Il fondo “rientrante” è stato inventato nel IV secolo e oggi è comune a tutte le bottiglie di vetro, la sua funzione consente di raccogliere i depositi del vino, probabilmente però questo tipo di bottiglia inizialmente è nato per lo champagne in quanto garantisce anche una maggiore resistenza meccanica della bottiglia.
Nel corso del tempo la nascita di diverse tipologie di bottiglie ha influenzato l’evoluzione e la diversificazione di quello che è nato come semplice contenitore che è diventato poi un elemento in grado di caratterizzare l’identità del vino che contiene.